Preservare e condividere il Software: una pratica essenziale per la Scienza Aperta

open science cafeNell’ambito del ciclo di webinar Open Science Cafè organizzato dall’ICDI (Italian Computing and Data Computing), segnaliamo il prossimo appuntamento: Preservare e condividere il Software: una pratica essenziale per la Scienza Aperta dove si parlerà del ruolo fondamentale del software nel realizzare una vera scienza aperta, argomento ad oggi poco trattato.

Per assicurare una scienza aperta e riproducibile, infatti, non solo è essenziale garantire accesso alla letteratura e ai dati, ma è anche necessario che il software sia adeguatamente documentato, curato, conservato, e reso il più possibile aperto. 

Interverranno Roberto di Cosmo, professore ordinario di Informatica all’Università Paris Cité, Paolo Manghi, ricercatore presso l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Shalini Kurapati, “Open Science and Research Data Management Fellow” al Politecnico di Torino, come moderatrice. 

Il webinar si terrà giovedì 5 maggio dalle 13.50 alle 15. Per partecipare è necessaria la registrazione.

European Research Council e open science: l’eccellenza è aperta

open science cafeSegnaliamo un interessante webinar, European Research Council e open science: l’eccellenza è aperta, che si terrà venerdì 8 aprile dalle 13:50 alle 15:00 nell’ambito della rassegna di seminari Open Science Cafè, organizzati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e pensati per la comunità scientifica italiana con i temi e le novità dal mondo della scienza aperta.
Nell’incontro si parlerà di come l’European Research Council (ERC), uno dei più importanti enti finanziatori della ricerca scientifica, sostiene la scienza aperta e di cosa in concreto è richiesto ai beneficiari dei suoi finanziamenti.
Interverranno Chiara Pavone, che si occupa di Open Science e Open Access all’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del CNR, Anna Pelagotti, Policy Expert presso ERCEA (Agenzia Esecutiva del Consiglio Europeo della Ricerca nell’Unità di Supporto al Consiglio Scientifico), e Emma Lazzeri che lavora per GARR alla definizione di strategie, strumenti e alla formazione e informazione su tematiche relative alla scienza aperta.
Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link: https://learning.garr.it/enrol/index.php?id=168

Per una riforma della valutazione della ricerca

ISE report valutazione

Initiative for Science in Europe (ISE) ha recentemente pubblicato un rapporto: Centrality of researchers in reforming research assessmen presentato in occasione della Paris Open Science European Conference (OSEC2022) qualche settimana fa. 

Il report identifica 18 azioni che ricercatori, finanziatori, governi, università, enti di ricerca e editori possono intraprendere per riformare l’attuale sistema di valutazione della ricerca nell’ottica di una concreta transizione verso la scienza aperta.

In particolare, il rapporto individua quattro principi essenziali per il successo di una riforma della valutazione della ricerca:

  • coinvolgere i ricercatori in tutte le decisioni che riguardano le modifiche del sistema di valutazione della ricerca
  • tutte le parti interessate devono attenersi ai principi San Francisco Declaration on Research Assessment (DORA) sulla valutazione della ricerca e del The Leiden Manifesto e abbandonare l’uso di metriche inadeguate
  • concordare modalità appropriate di valutazione della ricerca e dei ricercatori identificando adeguati mezzi di valutazione specifici per ogni disciplina; stabilire un adeguato equilibrio tra valutazione qualitativa e quantitativa;  valutare quali metriche o indicatori possono essere eventualmente rilevanti ai fini valutativi
  • riconoscere che la riforma del sistema di valutazione richiede risorse e pertanto finanziatori della ricerca, governi e le università dovrebbero fornire ulteriori finanziamenti dedicati alla scienza aperta

Il coinvolgimento diretto dei ricercatori è uno dei punti salienti di questo documento che sottolinea come tutte le parti coinvolte nel processo di valutazione debbano partecipare nel ripensare l’attuale sistema di valutazione avendo chiari quali obiettivi la valutazione si pone.

Open Science Cafè

open science cafeSegnaliamo, per chi volesse essere sempre aggiornato sui temi “caldi” dell’open science, il sito web dell’Open Science Cafè, iniziativa dell’ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure) dove vengono pubblicizzati i webinar da loro organizzati su base mensile su temi e novità del mondo della scienza aperta.

Da questa pagina web, creata per avere un unico punto di accesso ai webinar, si può scorrere l’elenco dei corsi online passati e di quelli futuri, informarsi sui temi che verranno trattati, sui docenti e sulle figure professionali a cui saranno rivolti ed, eventualmente, iscriversi. E’ inoltre possibile visualizzare la registrazione video dei webinar passati.

Con l’occasione, comunichiamo che il prossimo appuntamento sarà il 3 febbraio con il webinar “Come scrivere un data management plan”. 

Calendario dell’Avvento per sfatare i pregiudizi sull’Open Science

yerun calendar

La Young European Research Universities Network (YERUN) associazione che riunisce giovani università europee orientate alla ricerca, ha pubblicato ieri il calendario dell’avvento Open Science.

Ogni giorno un pregiudizio o un falso mito da sfatare sull’Open Science. Ieri come primo giorno: Open Science is just a gimmick, aprendo il link vi si trova una breve ma efficace spiegazione del perché questa affermazione è errata e un link per approfondire la questione, così via fino al 24 dicembre.

Il calendario è sotto licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale 4.0 Internazionale (CC BY-NC 4.0). Questa licenza consente ai riutilizzatori di copiare e distribuire il materiale in qualsiasi supporto o formato solo per scopi non commerciali e a condizione che ne venga riconosciuta adeguatamente la paternità. 

Un’idea brillante da diffondere!

Raccomandazioni UNESCO per la scienza aperta

open scienceAll’inizio di questa settimana sono state adottate dall’Assemblea Generale dell’UNESCO le nuove Raccomandazioni per la scienza aperta. Queste Raccomandazioni integrano le Recommendation on Science and Scientific Research del 2017 e si basano sulle Recommendation on Open Educational Resources (OER) adottate nel 2019. 

Con queste Raccomandazioni l’UNESCO ha intenzione di assumere un ruolo guida nella costruzione di un consenso globale sulla scienza aperta, compresa una sua definizione comune, spingendo per un insieme condiviso di valori e proposte di azione.

Tra gli elementi cruciali di queste Raccomandazioni vi è la definizione della scienza aperta come pertinente all’accessibilità e al riutilizzo dei risultati della ricerca nonché all’apertura del processo di creazione della conoscenza. L’UNESCO spinge anche per un maggiore impegno pubblico invitando gli Stati membri ad adottare misure appropriate per appoggiare la scienza aperta e non lasciare la sua attuazione solo alla libera iniziativa delle varie università o enti finanziatori.

Le Raccomandazioni includono anche le risorse educative aperte (open educational resources, OER), con una licenza che consenta l’adattamento e la ridistribuzione del materiale educativo, sottolineano l’importanza di avere infrastrutture per la scienza aperta senza scopo di lucro e open source e, infine, invitano tutti gli Stati membri a considerare di abbandonare l’uso dei soli indicatori quantitativi nella valutazione della ricerca scientifica e, quindi, ad utilizzare indicatori che non siano l’impact factor.

Seminari online sui temi della riproducibilità e dell’Open Science

IRNSegnaliamo un ciclo di otto seminari online sui temi della riproducibilità dei risultati della ricerca e dell’Open Science organizzati dall’Italian Reproducibility Network.

Il primo seminario, dal titolo “Culture change toward more open, rigorous, and reproducible research”, si terrà mercoledì 17 novembre alle ore 15. 

I seminari, a cadenza mensile e partecipazione gratuita, sono stati pensati per i dottorandi/e ma sono comunque aperti a tutte le persone interessate.

Nella pagina https://www.itrn.org/initiatives si trova l’elenco di tutti gli eventi e il link per l’iscrizione. Dopo l’iscrizione, verrà inviata una mail con il link per l’accesso.

Open-Science.it  La scienza condivisa

OS

La scorsa settimana, in occasione della GenOA week, è stato lanciato il portale Open-Science.it  La scienza condivisa.

Si tratta di una risorsa ricca di informazioni e materiale informativo e aggiornamenti, a carattere nazionale e internazionale, sull’open science e sull’accesso aperto ai risultati della ricerca. 

Vista la complessità del tema, e le diverse implicazioni in gioco, le informazioni e le risorse fornite sono selezionabili in base a 4 specifici punti di vista: ricercatore, ente di ricerca, ente finanziatore e cittadino. Per ognuno di essi si può scegliere tra le seguenti tematiche: open science, gestione dei dati della ricerca, regolamenti open science, repository, enti finanziatori e open access, servizi e open sience progetti e iniziative. Questa struttura permette una navigazione mirata. 

E’ inoltre disponibile sulla home page un catalogo per trovare le risorse e i materiali relativi alle diverse tipologie di contenuti e di attività affrontate nel portale come, ad esempio, politiche istituzionali adottate per l’accesso aperto, documentazione ufficiale delle agenzie di finanziamento nonché gli eventi che vengono annunciati sul sito.

Manuale per formatori della scienza aperta

manuale scienza aperta

Segnaliamo la versione italiana dell’Open Science Training Handbook. La traduzione italiana, Manuale per formatori della scienza aperta, è stata coordinata dalla Direzione ricerca e Sistema bibliotecario di ateneo dell’Università di Trento con il patrocinio del Gruppo di lavoro italiano di supporto alla open science (IOSSG). 

Il manuale, scritto da un gruppo di quattordici autori e pubblicato da FOSTER, è un utile strumento per documentarsi sulla scienza aperta ma anche soprattutto per chiunque voglia far conoscere e formare sulla scienza aperta.

I contenuti toccano i diversi aspetti della scienza aperta: accesso aperto delle pubblicazioni, dati grezzi della ricerca, open peer review ma offrono anche numerose risorse didattiche aperte per l’apprendimento e l’insegnamento della scienza aperta. A questo si aggiunge una variegata proposta di esercitazioni pratiche su argomenti e finalità specifici con suggerimenti su come organizzare attività di advocacy.

Obiettivo principale di questo lavoro corale è quello di riuscire a motivare ricercatori e scienziati ad abbracciare la scienza aperta (nonostante questo comporti un carico maggiore di lavoro).

Il manuale, tradotto in diverse lingue, è in divenire, pertanto potrà essere ampliato ed aggiornato dalla piattaforma GitHub, dove è gestito.

Rapid Reviews: COVID-19 (RR:C-19)

RRC19La rivista Rapid Reviews: COVID-19 (RR:C-19) è un overlay journal ad accesso aperto fondato dalla casa editrice MIT Press, in collaborazione con l’università della California Berkeley, con lo scopo di provare a filtrare l’enorme flusso di preprint sul COVID-19 e di selezionare solo quelli più rigorosi ed affidabili.

Sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale, ed affidandosi alla collaborazione di una rete di studiosi, vengono identificati preprint sul COVID-19 caricati sui principali archivi ad accesso aperto come medRxiv, bioRxiv e SSRN. Questi lavori vengono poi sottoposti ad una rapida open peer review nel tentativo di bilanciare la necessità di rigore propria della peer review con il bisogno di risposte rapide. I referaggi, corredati dai nomi completi e dalle affiliazioni dei revisori (è anche possibile, su richiesta, renderli anonimi), vengono resi pubblici e viene loro assegnato un DOI (in modo che siano rivendicabili sugli account ORCID e Publons dei revisori).   

Gli autori possono poi decidere se continuare il loro percorso con la rivista ed essere pubblicati su RR:C-19 oppure scegliere di inviare il lavoro alla rivista che preferiscono.  

Esistono già varie iniziative che si occupano di selezionare e revisionare velocemente i preprint sul COVID-19 ma la maggior parte si concentra su preprint di ambito biomedico e clinico, RR:C-19 si impegna invece a coprire anche altre discipline meno considerate come economia, psicologia, antropologia e molte altre sotto-discipline che fanno comunque parte delle scienze umane e sociali.