Open Science, Open Access FAIR data, EOSC, webinar in collaborazione con OpenAIRE

OPAIREInizia domani un corso online su Open Science, Open Access, dati FAIR e European Open Science Cloud, organizzato da OpenAIRE, in collaborazione con l’Unità di progetto Formazione dell’Università di Torino. Docente: Elena Giglia dell’Università di Torino, Unità di progetto Open Access.

Il corso prevede tre incontri (19, 22 e 25 giugno) da due ore ciascuno in cui si affronteranno:

– la crisi dell’attuale modello di comunicazione scientifica e l’alternativa Open, con gli strumenti per aprire ogni passo del ciclo della ricerca 

– l’Open Access in pratica, con una panoramica sulle politiche europee per testi e dati, e sulla European Open Science Cloud

– come gestire i dati della ricerca, come renderli FAIR e come aprirli, se e quando possibile

Il primo incontro si terrà domani, venerdì 19 giugno alle ore 10:00:
LA CRISI DELLA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA E L’ALTERNATIVA OPEN

2 incontro: OPEN ACCESS E POLITICHE EUROPEE
Lunedì 22 giugno alle 14.00 

3 incontro: DATI DELLA RICERCA, DATI FAIR, DATI OPEN (E COME SCRIVERE UN DATA MANAGEMENT PLAN)
Giovedì 25 giugno 25 alle 14.00

I link alle sessioni Webex sono alla pagina:
https://www.oa.unito.it/new/open-science-open-access-fair-data-eosc-webinar-in-collaborazione-con-openaire/

A Vision for Open Science

EOSCSegnaliamo un interessante documento che riassume i risultati del seminario  “Research Institutions and Libraries and the role of Funders in the European Open Science Cloud”, tenutosi a Lille in occasione della 47 conferenza LIBER, (Associazione europea delle biblioteche di ricerca) in qualità di partner del progetto EOSCpilot.
Il workshop ha riunito i rappresentanti chiave delle diverse istituzioni coinvolte nella comunicazione scientifica: finanziatori della ricerca, istituti di ricerca e biblioteche, per immaginare quali azioni intraprendere per far sì che la scienza aperta diventi la norma e non l’iniziativa di alcuni come avviene oggi. Il workshop è stato organizzato per promuovere l’EOSC (European Open Science Cloud, cloud europeo per la scienza aperta) nata per offrire uno spazio sicuro e aperto in cui la comunità scientifica possa archiviare, condividere e riutilizzare dati e risultati scientifici.
I finanziatori della ricerca giocano un ruolo chiave nel promuovere questo cambiamento culturale a favore della scienza aperta, attraverso le loro politiche e i mandati istituzionali a suo sostegno. In particolare, durante il workshop, è stato suggerito che i finanziatori in futuro potrebbero:

  • valutare l’adozione da parte dei ricercatori delle pratiche della scienza aperta (mettere a disposizione liberamente dati e articoli, usare software aperti, open peer review… etc ) come uno dei criteri per assegnare i finanziamenti
  • investire in infrastrutture che supportano l’implementazione della scienza aperta, la condivisione e la valutazione della ricerca
  • partecipare a discussioni per risolvere incomprensioni e idee sbagliate riguardanti la scienza aperta
  • fornire informazioni pratiche ad esempio sui principi FAIR nella gestione dei dati (non sempre i dati sono adatti per l’accesso aperto, ma dovrebbero essere “il più aperti possibile, chiusi quando necessario”)

E’ stato ribadito che per mettere in pratica la scienza aperta è essenziale cambiare i criteri di valutazione: un uso responsabile delle metriche e criteri più appropriati per la valutazione della ricerca sono essenziali per realizzare questo cambiamento culturale.
Anche le biblioteche di ricerca sono fondamentali nella promozione della scienza aperta all’interno delle istituzioni, aiutando e sostenendo i ricercatori a rendere sempre più aperti i risultati delle loro ricerche. Anche se l’acquisizione della letteratura (di ricerca) rimarrà una parte importante del lavoro delle biblioteche, queste in futuro dovranno focalizzarsi maggiormente sull’acquisizione, la descrizione, l’organizzazione e l’archiviazione della produzione intellettuale delle proprie istituzioni e dovranno essere più interoperabili, condividendo le proprie collezioni (ad esempio tramite repository istituzionali, librerie digitali, database, ecc.).
Strumenti, servizi e infrastrutture sono fattori essenziali per l’implementazione della scienza aperta. Tuttavia, la sola presenza di queste componenti non significa che la scienza aperta diventerà la norma e verrà messa in pratica in ogni istituzione: vi è bisogno di conoscenze e competenze per utilizzare efficacemente gli strumenti, i servizi e le infrastrutture, in questo istituzioni e biblioteche possono avere un ruolo centrale sostenendo la formazione per studenti, ricercatori e docenti.
La transizione verso la scienza aperta è in atto così come l’implementazione dell’European Open Science Cloud (EOSC). Immaginare che tutti gli enti di finanziamento della ricerca, le istituzioni e i ricercatori riconoscano i vantaggi della scienza aperta, e ne adottino le pratiche, è possibile a patto che tutti i principali attori coinvolti nella ricerca collaborino per garantire un futuro in cui la ricerca riesca realmente a beneficiare dal riutilizzo dei risultati della ricerca (e ad avere un impatto concreto sulla società).

Collaborazione di EOSC-hub e OpenAIRE-Advance per supportare la European Open Science Cloud

openaire eoschubDue importanti iniziative della Commissione Europea, OpenAIRE-Advance  e EOSC-hub (European Open Science Cloud) hanno firmato pochi giorni fa un importante accordo di collaborazione che consolida l’ambizione dell’Europa di diventare garante della scienza aperta e far sì che gli scienziati possano trarre i massimi benefici dalla libera condivisione dei dati della ricerca.
Questo accordo di collaborazione è un passo avanti nell’implementazione dell’European Open Science Cloud (EOSC), un’iniziativa europea per creare un unico ambiente virtuale dove i ricercatori possano archiviare, gestire, analizzare e riutilizzare i dati per scopi di ricerca, innovazione e istruzione.
OpenAIRE-Advance e EOSC-Hub, consapevoli della necessità di nuovi strumenti per implementare la scienza aperta, vogliono ora collaborare attivamente per fornire un insieme di servizi e risorse che entreranno a far parte dell’European Open Science Cloud oltre a condividere attività di formazione e training.
Un primo frutto di questa nuova partnership è il webinar ”How to manage your data to make them Open and FAIR” sulla gestione dei dati della ricerca che si terrà il prossimo 15 maggio rivolto a ricercatori e bibliotecari che lavorano con i dati.
Il webinar sarà tenuto da Ellen Leenarts and Marjan Grootveld del Data Archiving and Networked Services (DANS) olandese.
Il modulo per la registrazione è disponibile qui e per collegarsi al webinar è necessario seguire questo link: https://join.onstreammedia.com/go/eifl/fairrdm