11 mosse per trasformare velocemente il proprio articolo in un blog post

blogI blog, e più in generale i social media, offrono la possibilità di ampliare moltissimo la platea di potenziali lettori di un articolo scientifico, garantendogli una visibilità che va ben oltre il contesto strettamente accademico e disciplinare.

L’autore del post che proponiamo oggi, si chiede un po’ provocatoriamente, per quale motivo molti ricercatori, dopo aver speso mesi/anni per pubblicare un articolo, non spendono ancora poco del loro tempo per estrarne un riassunto da pubblicare su uno dei tanti aggregatori di blog e sfruttare le capacità di disseminazione che questo strumento offre.

Ricavare un post dal proprio articolo scientifico può essere un’operazione veloce se seguiamo questi 11 step proposti dall’autore:

  1. Riassumi il tuo articolo in massimo 1000 parole
  2. Elimina la parte relativa alla metodologia (a meno che non sia innovativa)
  3. Elimina la parte relativa alla revisione della letteratura e alla discussione dei risultati
  4. Scrivi un titolo -max 140 caratteri- che racconti la tua ricerca (che può diventare un tweet)
  5. Inserisci un paragrafo “trailer” per descrivere il contenuto e il messaggio chiave 
  6. Esponi i risultati, a quali conclusioni o scoperte porta il tuo lavoro. Questa è la parte centrale del post, deve attirare l’attenzione del lettore e mantenerla viva andando subito al punto!
  7. Quando possibile inserisci una tabella o un grafico (mai più di 4) ben spiegati. Limitati ai dati essenziali e usa i colori!
  8. Non pensare che i lettori capiscano il tuo messaggio senza spiegazioni: limita il più possibile un linguaggio troppo tecnico (e nel caso spiega i termini), fai attenzione agli acronimi e non scrivere paragrafi troppo lunghi. Le referenze devono essere linkate al testo
  9. Prova a concludere il post in modo interessante, con una frase ad effetto che riassume il messaggio principale
  10. Alla fine del post scrivi il titolo completo del tuo articolo e linkalo al full-text, possibilmente ad accesso aperto
  11. Concludi con una breve nota biografica completa di eventuali account Twitter, Facebook o email

The art of science blogging

duty_callsI blog ultimamente sono oggetto di un rinnovato interesse da parte della comunità scientifica in una doppia veste: come mezzo di divulgazione, utilizzato da giornalisti scientifici, ricercatori e istituzioni, e come strumento per il recupero e la selezione dell’informazione. Una delle caratteristiche più interessanti dei blog è l’interazione autore/lettore che crea un flusso di informazione che va al di là della semplice diffusione di concetti scientifici e, nel caso di blog con scopi divulgativi, li rende comprensibili anche ad un pubblico di non esperti. Questo ritorno è in parte dovuto all’affermarsi delle pratiche di condivisione  tipiche del web2.0, in particolare gli rss-feed e i social network, che permettono la diffusione virale dei contenuti. Per individuare blog di interesse sono utili siti che raccolgono, con criteri diversi, blog scientifici, ad esempio ScienceBlogs, ResearchBlogging, e ScienceSeeker. Anche diversi editori scientifici ospitano sui propri siti numerosi blog, spesso organizzati per aree tematiche. Tra questi, PLoSBlogs e nature.com blogs. Per chi volesse approfondire l’argomento segnaliamo la bibliografia The Science of Science Blogging Literature .

 

Nuovo layout

2012-09-06logogrande3Questa settimana abbiamo modificato il layout del sito per mettere in primo piano le notizie che pubblichiamo e dare maggiore visibilità al nostro blog. Fermo restando che la selezione e l’aggiornamento degli strumenti sono una parte importante del nostro progetto, vogliamo condividere attraverso il blog notizie che riteniamo interessanti e che diversamente non avrebbero la necessaria visibilità. Aspettiamo i vostri commenti!