I Data Journals

datajournals-Bibliosan20Tradizionalmente, i set di dati relativi ad un articolo sono sempre stati considerati parte integrante dell’articolo stesso oppure inseriti in allegati. Questo approccio ha sempre avuto delle criticità, innanzitutto a causa del problema di non riuscire a slegare i dati semplici dal resto del materiale per poterli riutilizzare. Inoltre, spesso questi set di dati allegati al testo vengono pubblicati solo in formato online, e sono soggetti a norme legate al loro accesso molto restrittive, rendendone difficile la consultazione.
I data journals nascono dalla volontà di proporre un metodo di pubblicazione dei dati alternativo: consistono di solito in un set di dati e di un allegato data paper, che ha la struttura di articolo, che li descrive. Entrambi sono associati a metadati per i quali al momento non esistono standard per cui i loro formati sono molto eterogenei. Il fatto che ancora non ci siano standard precisi si riflette anche nel nome che viene dato agli articoli che si riferiscono a set di dati: dai più diffusi Database article e data paper a Data original article.
I set di dati solitamente vengono depositati in archivi di dati disciplinari come the Worldwide Protein Data Bank o GenBank o multidisciplinari come Dryad, Figshare o Zenodo. Un interessante articolo (Candela L, Castelli D, Manghi P, Tani Alice. (2015). Data journals: a survey. Journal of the Association for Information Science and Technology. doi: 10.1002/asi.23358) elenca 116 data journals di cui però soltanto 7 “puri”, che quindi pubblicano esclusivamente articoli di questo tipo. L’articolo sottolinea inoltre che questo tipo di pubblicazione si sta diffondendo negli ultimi anni, il 23,5% di tutti i data papers presi in considerazione dallo studio (anni 2000-2013, numero articoli 826) sono stati pubblicati nel 2013, e che circa il 70% dei data journals sono indicizzati dal Web of Science.
Per approfondire l’argomento segnaliamo questa guida.