Unsub

unsubUnpaywall journals, il servizio creato dal gruppo di Our Research (i cui fondatori sono Jason Priem ed Heather Piwowar) per aiutare i bibliotecari a gestire al meglio i propri abbonamenti ai periodici sostituendo i costosi Big Deal con raccolte più piccole e personalizzate di titoli, ha cambiato nome: unsub. Il cambiamento del nome è stato deciso a causa di alcune importanti modifiche apportate a questo strumento, prima fra tutte l’aggiunta di ulteriori risorse su cui fa affidamento il servizio (prima era solo Unpaywall). Altra motivazione è stata che lo scopo di unsub ora è principalmente quello di supportare in maniera attiva la chiusura ragionata degli abbonamenti per favorire un accesso più mirato ai bisogni dell’utenza delle biblioteche.

Per saperne di più si può fare un tour online di unsub su Vimeo

Unpaywall Journals

unpaywall beta

E’ stata da poco rilasciata la versione beta di un nuovo strumento, Unpaywall Journals, creato per aiutare i bibliotecari a gestire al meglio i propri abbonamenti alle riviste.

In pratica, si tratta di una dashboard che riunisce su un’unica schermata i dati relativi ai costi degli abbonamenti alle riviste, alle statistiche elaborate da COUNTER, all’offerta disponibile ad accesso aperto e alle citazioni dei lavori pubblicati da ricercatori afferenti all’istituzione, in modo da poter integrare i dati e sperimentare differenti possibilità di abbonamento fino a trovare quella che potrebbe essere la migliore per la propria istituzione.

Lo scopo di questo nuovo strumento è quindi quello di aiutare le biblioteche ad ottimizzare i costi e a bilanciare, così, il budget a disposizione per gli abbonamenti facendo scelte ragionate, e personalizzate, utilizzando anche l’enorme offerta di riviste ad accesso aperto a disposizione. 

La dashboard personalizzata costa 1000$ all’anno.

LIBER Open Science Roadmap

liberLIBER, l’associazione europea delle biblioteche di ricerca, durante il meeting annuale a Lille ha lanciato una Roadmap (Tabella di marcia) verso la Open Science che vede nelle biblioteche gli interlocutori privilegiati per fare in modo che l’Open Science si realizzi pienamente.
Questa Roadmap delinea le azioni specifiche che le biblioteche possono intraprendere per sostenere l’Open Science, sia all’interno che al di fuori delle proprie istituzioni, fornendo esempi concreti di come tutte le biblioteche possono contribuire attivamente al suo sviluppo, ad esempio sensibilizzando, educando, sviluppando politiche di supporto per i propri ricercatori e ampliando l’impatto del proprio lavoro attraverso la collaborazione e le partnership.
LIBER riconosce che la quantità di lavoro che deve essere fatto varia notevolmente tra le varie discipline, i paesi e le istituzioni: in alcuni paesi l’Open Science è già riconosciuta dal governo e la consapevolezza è alta, in altri, il concetto di Open Science è ancora in una fase preliminare.
Nella Roadmap sono elencate le sette aree di priorità sulle quali le biblioteche devono lavorare per sostenere l’Open Science:

  • Scholarly Publishing
  • FAIR data
  • Research Infrastructure & the EOSC (European Open Science Cloud)
  • Metrics & Rewards
  • Open Science Skills
  • Research Integrity
  • Citizen Science

Ognuna di queste sezioni è, a sua volta, costituita da due sottosezioni: Opportunità & sfide e Raccomandazioni.
Alla fine della Roadmap, LIBER ha anche raccolto le esperienze di alcune biblioteche europee che stanno già promuovendo attivamente l’Open Science.

Con questo post vi auguriamo buone vacanze. Continueremo comunque a postare sull’account Twitter di Bibliosan2.0, a settembre!

OA Button lancia nuovi servizi per la fornitura dei documenti

openaccessbuttonL’Open Access Button ha recentemente aggiunto nuove importanti funzionalità per facilitare e migliorare il servizio di fornitura dei documenti e contribuire ad un risparmio in termini di tempo e costi per le biblioteche che offrono questo servizio.
Le nuove funzioni, che possono integrarsi con il sistema di fornitura dei documenti utilizzato, sono:
DeliverOA (per i bibliotecari)
Trova versioni di articoli di accesso aperto e le consegna direttamente all’interno del programma utilizzato per il servizio di fornitura dei documenti. Rende in questo modo semplice offrire ai ricercatori l’eventuale versione ad accesso aperto degli articoli a pagamento di cui hanno bisogno.
OAsheet (per i bibliotecari)
Permette di trovare molti articoli ad accesso aperto contemporaneamente inviando a OA Button una lista di articoli di cui si vuole cercare l’eventuale versione ad accesso aperto.
Embed OA (per gli utenti)
Permette di integrare all’interno del sito della biblioteca la barra di ricerca (attraverso DOI, URL o titolo) che consente agli utenti di trovare versioni ad accesso aperto di articoli a pagamento utilizzando fonti accreditate.

L’integrazione dell’OA Button con il servizio di fornitura dei documenti contribuisce alla causa dell’Open Access in quanto incoraggia gli autori a depositare i propri lavori negli archivi aperti e al tempo stesso li sensibilizza sull’importanza della condivisione del sapere al fine di garantire la circolazione della conoscenza.

Nuove competenze dei bibliotecari nell’ambito della ricerca e della comunicazione scientifica

The_LibrarianI rapidi cambiamenti in ambito tecnologico degli ultimi anni, e le conseguenze che stanno avendo nell’ambito della ricerca scientifica e della sua comunicazione, stanno profondamente cambiando il ruolo delle biblioteche. L’emergere della e-research, per esempio, che ha portato a nuovi modi di fare ricerca in tutto il mondo, sta spingendo le biblioteche a fornire nuovi servizi ai propri utenti come, ad esempio, l’assistenza per lo sviluppo di piani di gestione dei dati di ricerca (DMP), la gestione degli archivi istituzionali e la diffusione dei risultati della ricerca attraverso l’accesso aperto. Questi servizi richiedono nuove abilità e competenze da parte dei bibliotecari, e un cambiamento nei modelli organizzativi delle biblioteche. Recentemente è stato istituito un gruppo di lavoro, che comprende, tra le altre istituzioni, associazioni come l’americana ARL (Association of Research Libraries) e l’europea LIBER (Ligue des Bibliothèques Européennes de Recherche – Association of European Research Libraries), il cui obiettivo è quello di delineare le nuove competenze che verranno sempre più richieste ai bibliotecari in questo ambiente in continua evoluzione e che permetteranno loro di ricoprire ruoli centrali e di supporto sempre maggiore nell’ambito della comunicazione scientifica. Nell’intenzione del gruppo di lavoro, la definizione di questi profili consentirà ai direttori delle biblioteche di identificare le lacune nelle competenze del loro personale in modo da sviluppare, tra le altre cose, nuovi programmi di formazione per bibliotecari e professionisti delle biblioteche. Per chi fosse interessato all’argomento, il gruppo di lavoro ha già pubblicato le indicazioni relative alle competenze per la comunicazione scientifica e l’open access e quelle relative alla gestione dei dati della ricerca.

The NMC Horizon Report: 2015 Library Edition

nmc2015_librarySegnaliamo un interessante rapporto sul futuro delle biblioteche accademiche e di ricerca, The NMC Horizon Report: 2015 Library Edition, nato dalla collaborazione di 53 esperti che si sono confrontati sulle sfide che dovranno affrontare le biblioteche nei prossimi anni in seguito agli sviluppi della tecnologia. Tra le tendenze fondamentali individuate tra quelle che avranno un effetto a medio – lungo termine sulle attività  delle biblioteche ci sono il libero accesso ai documenti, la gestione dei dati ed il riutilizzo degli spazi delle biblioteche per favorire le attività  di insegnamento e di organizzazione di workshop. Viene sottolineato anche il bisogno di attrezzare i bibliotecari della necessaria digital literacy, utile anche nel loro ruolo di supporto dell’utenza. ll rapporto è corredato da esempi di applicazioni reali e potenziali per ciascuno dei temi individuati e da link utili per l’approfondimento.

Altmetrics per bibliotecari

indianalibrariesLe altmetrics sono un argomento di crescente interesse in ambito biblioteconomico e scientifico. Per approfondire questa tematica si può consultare sul blog delle biblioteche dell’Indiana University un elenco specifico per bibliotecari che raccoglie articoli relativi alle metriche alternative. Si può tentare di recuperare le risorse a pagamento tramite l’Open Access Button, strumento di cui abbiamo parlato più dettagliatamente nel post del 22 novembre. Inoltre sull’account Delicious di Bibliosan 2.0 si trova una selezione di articoli sull’argomento, per bibliotecari, raggruppati sotto il tag bundle Altmetrics_libraries.

Library 2.013 Worldwide Virtual Conference

LibraryConference2013Il 18 e 19 ottobre si terrà la Library 2.013 Worldwide Virtual Conference, terza conferenza sul futuro delle biblioteche promossa dalla San Jose State University School of Library and Information Science. La partecipazione è gratuita e si svolgerà interamente online, in più lingue, per permettere a un pubblico globale di assistere alle presentazioni. La conferenza affronterà tematiche attuali, anche di ambito non strettamente biblioteconomico, quali: massive open online courses (MOOCs) e mobile services. Per chi volesse seguire la conferenza su Twitter, l’hashtag è #lib2013.