Segnaliamo un interessante post, “Don’t stop thinking about tomorrow!” – Future Competencies in Bibliometrics, pubblicato sul blog The Bibliomagician, che parla delle competenze richieste ai bibliotecari che si occupano di bibliometria.
Il post si basa su un questionario online, e su alcune domande fatte ad un workshop sulla bibliometria, in cui si chiedeva a chi si occupa delle metriche di valutazione della ricerca di identificare le proprie esigenze di formazione e di sviluppo professionale.
I risultati sono stati molto interessanti, per quanto riguarda la formazione, in dettaglio si sono sottolineate esigenze di formazione e aggiornamento nei seguenti ambiti:
- nuove applicazioni per l’analisi dei dati e statistica di base
- strumenti di visualizzazione dei dati
- questioni di etica e di uso responsabile delle metriche
- elementi di programmazione e utilizzo dell’intelligenza artificiale
- utilizzo delle API per una acquisizione dei dati più efficiente e automatica
Soprattutto sono risultate molto chiare due tendenze: la richiesta di maggior formazione in quella che viene chiamata la “scienza dei dati” (data science) e di maggiori indicazioni pratiche su un uso etico e responsabile delle metriche.
Oltre alle domande sulle esigenze di formazione, ai partecipanti è stato chiesto quali fossero secondo loro le principali sfide per il futuro della valutazione della ricerca. La prima grande sfida indicata è stata la difficoltà nel contrastare pratiche di utilizzo della bibliometria “poco responsabili”. La seconda è stata l’importante problematica relativa al monopolio, in continua espansione, degli editori nell’area della bibliometria e la conseguente questione della proprietà commerciale degli indicatori per la valutazione della ricerca.