Kopernio e Web of Science

kopernioIl 10 aprile Clarivate Analytics ha annunciato di aver acquisito Kopernio, che a breve verrà integrato con Web of Science. Kopernio, creato nel 2017, è un plug-in già disponibile gratuitamente che rende più semplice per i ricercatori trovare gli articoli in quanto oltre a permettere di recuperare online versioni gratuite di articoli a pagamento, rileva automaticamente quali sottoscrizioni individuali o istituzionali un utente già possiede facilitando notevolmente l’accesso all’articolo.

Una delle difficoltà che spesso lamentano i ricercatori è infatti legata proprio ai complicati processi di accesso (siti diversi, troppi link) necessari per scaricare un articolo pur essendo abbonati. Uno studio del 2016 dell’Università di Utrecht ha rilevato che ben il 75% degli articoli scaricati illegalmente dai loro ricercatori attraverso Sci-Hub era accessibile legalmente grazie agli abbonamenti sottoscritti dall’università.

Questo nuovo accordo mette in evidenza la crescente consapevolezza che per combattere la pirateria nell’editoria scientifica, gli editori devono apportare modifiche radicali al modo in cui i ricercatori cercano e accedono agli articoli, migliorando l’accesso globale alla conoscenza scientifica.

Collaborazione tra Google Scholar e Web of Science

2012-09-06logogrande3Google Scholar e Web of Science hanno iniziato una collaborazione per semplificare il processo e i tempi di ricerca. E’ attivo, per i soli utenti della Web of Science Core Collection, un collegamento diretto tra i due database: svolgendo una ricerca in Google Scholar, per ogni documento recuperato è attivo un link ai documenti indicizzati in Web of Science che lo citano. Viceversa svolgendo una ricerca su Web of Science è attivo un collegamento (Look up full-text) a Google Scholar per quegli articoli di cui è disponibile una versione ad accesso aperto. Qui è disponibile il flyer in italiano a cura della Thomson Reuters.

Web of Science: nuova funzionalità di ricerca Open Access

WOSWeb of Science si è recentemente dotato di una nuova interfaccia che, tra le varie opzioni, permette di raffinare la ricerca ai soli articoli ad accesso aperto. Tuttavia questa funzionalità attualmente esclude dalla ricerca gli articoli pubblicati su quelle riviste che offrono agli autori la possibilità di pagare un sovrapprezzo per rendere liberamente accessibile il proprio articolo all’interno di un fascicolo a pagamento (la cosìdetta “red road”).