ScienceOpen: research + publishing network

ScienceOpenScienceOpen è una piattaforma che riunisce in unico luogo servizi di editoria ad accesso aperto e di social networking. In qualità di editore garantisce la pubblicazione immediata degli articoli proposti (previo controllo editoriale) che vengono successivamente sottoposti alla post publication peer-review da parte di tutti coloro che partecipano alla propria rete. ScienceOpen vuole infatti essere anche un luogo di incontro per la comunità scientifica favorendo il confronto e lo scambio di opinioni, e con questo obiettivo aggrega anche articoli ad accesso aperto pubblicati altrove (PMC e Arxiv) che possono essere commentati e revisionati al pari di quelli da loro pubblicati. L’accesso agli articoli è libero, per partecipare attivamente alla comunità (pubblicazione, commenti, attività di review, ratings etc…) è richiesta la registrazione e il possesso del codice ORCID al fine di garantire un confronto di qualità. Questa piattaforma si inserisce tra le numerose iniziative che promuovono nuove forme di valutazione per il superamento dell’IF (per ogni articolo sono disponibili le altmetrics) e della tradizionale peer-review a favore di un processo più trasparente e veloce.

10 cose da sapere su ORCID ID

orcidORCID ID (Open Researcher and Contributor ID) è un codice alfanumerico, assegnato dall’omonima associazione, che identifica univocamente un ricercatore. Nasce dall’esigenza di trovare una soluzione al problema dell’identificazione univoca degli autori della ricerca scientifica assegnando loro un codice che può essere collegato alla loro produzione scientifica.
Segnaliamo un post interessante che elenca dieci motivi per registrasi ad ORCID, tra cui:
– La registrazione e l’ottenimento del codice sono gratuiti e veloci,
– Il codice può essere collegato a qualsiasi tipo di produzione scientifica,
– E’ utilizzato da molti editori importanti, come PLoS, Nature e Elsevier, per rendere più veloce la procedura della gestione dei lavori presentati per la pubblicazione e da importanti enti finanziatori della ricerca come il Wellcome Trust e l’NIH per identificare univocamente i “propri” autori.