Open Citations: webinar

opencitations

Il prossimo 2 febbraio, alle ore 11.30, si terrà il primo webinar del 2022 organizzato dal gruppo di interesse speciale Evaluation and Metrics Group del European Association for Health Information and Libraries (EAHIL) sulle Open Citations.

Il webinar sarà tenuto da Silvio Perroni, docente dell’Università di Bologna e direttore, insieme a David Shotton, di OpenCitation: infrastruttura che promuove e mette a disposizione strumenti per la diffusione dei dati bibliografici e citazionali aperti al fine di garantire una circolazione della conoscenza più libera ed equa.

La partecipazione è gratuita previa registrazione.

Initiative for Open Citations (I4OC)

I40CIl 6 aprile è stata lanciata ufficialmente una interessante iniziativa, Initiative for Open Citations (I4OC), promossa da Marc Patterson (eLife) e Catriona Mccallum (PLOS), per la creazione di un database ad accesso aperto delle citazioni delle pubblicazioni. Il punto di partenza di questa iniziativa è che questi dati sono già messi a disposizione da tutti i principali editori come parte del metadati che inviano a Crossref ma risultano chiusi per impostazione predefinita. Molti editori, anche ad accesso aperto, non sono a conoscenza del fatto che si può chiedere a CrossRef di rendere questi dati accessibili a tutti tramite l’invio di una semplice email. L’iniziativa avrebbe anche più peso in quanto gli editori cedono questi dati gratuitamente a servizi come Web of Science  e Scopus che a loro volta li rendono disponibili, dopo averli rielaborati, tramite un costoso abbonamento. La risposta degli editori è andata ben oltre le aspettative e in molti hanno deciso di rendere liberamente accessibili i loro dati relativi alle citazioni: quando l’iniziativa è partita 6 mesi fa, solo l’1% dei dati ospitati da Crossref era pubblicamente disponibile, oggi, con l’appoggio di editori come BMJ, Cambridge University Press, EMBO,Springer Nature, Taylor & Francis e  Wiley, ha raggiunto il 40% (l’elenco completo è disponibile sul sito web di I4OC) per un totale di  quasi 14 milioni di pubblicazioni con riferimenti aperti.

Un indice dell’interesse relativo all’apertura di questi dati è dato da chi ha finanziato o appoggiato l’iniziativa, dal Wellcome Trust alla biblioteca digitale Max Planck, da Altmetric a ImpactStory, da Dryad a Figshare. Probabilmente l’iniziativa richiederà del tempo ma è comunque un primo passo verso la creazione di un database di citazioni ben strutturato e aperto che chiunque potrà interrogare, analizzare e rielaborare.