L’intelligenza artificiale e il mondo delle biblioteche

Quest’anno il Workshop annuale di Bibliosan sarà l’occasione per celebrare i 20 anni di attività del network, e lo farà affrontando un tema divenuto cruciale in molti settori e ambiti, compresi quelli della ricerca, dell’editoria scientifica, delle biblioteche: l’intelligenza artificiale.

Alcuni esempi di integrazione di questa tecnologia? Wiley ha annunciato il rilascio del nuovo Wiley Database of Predicted IR Spectra, un database che combina oltre 60 anni di esperienza nella spettroscopia infrarossa (IR) con le più attuali tecniche di machine learning per ampliare in modo significativo il numero di dati disponibili per l’analisi spettrale. Con oltre 250.000 spettri previsti, questa nuova libreria è stata creata da Wiley Science Solutions utilizzando un motore di previsione degli spettri potenziato dall’intelligenza artificiale.

Dando uno sguardo a cosa accade nel Regno Unito, Research Libraries UK (RLUK) ha indirizzato al governo britannico una lettera sottoscritta da diverse organizzazioni, che descrive una serie di principi che dovrebbero sostenere il Codice di Condotta del governo. In particolare elenca le caratteristiche specifiche che dovrebbero essere incluse per garantire che lo sviluppo dell’IA non sia limitato inutilmente, sottolineando la necessità che i dati pubblici e legalmente accessibili siano prontamente disponibili per la formazione e l’analisi dell’IA, nel rispetto degli standard etici.

Ancora, Springer Nature ha formalmente siglato un accordo per l’acquisizione della divisione Science di Slimmer AI (S-AI), un’azienda olandese che opera nel campo dell’intelligenza artificiale. Grazie a questa partnership, gli strumenti di IA sono stati utilizzati per accelerare la gestione dei manoscritti identificando i redattori appropriati, aumentare i tassi di accettazione dei revisori suggerendo i revisori più adatti e per garantire l’integrità delle pubblicazioni scientifiche automatizzando il rilevamento di potenziali problemi come il plagio. Questa recente acquisizione segue i precedenti sforzi di Springer Nature nel campo dell’intelligenza artificiale, tra cui il lancio di Curie, un assistente di scrittura scientifica alimentato dall’intelligenza artificiale.

Si potrebbe proseguire a lungo.. senza dimenticare che stiamo già usando l’intelligenza artificiale quotidianamente, forse senza saperlo, ad esempio nelle ricerche bibliografiche: la funzione Best Match di Pubmed, o il SingleCite, utilizzano algoritmi per restituire risultati pertinenti e migliorare il recupero della letteratura.

Lascia un commento