In arrivo strumenti utili per i libri open access

La Fondazione OAPEN, che promuove e supporta la transizione dei libri all’open access nell’ambito dell’Unione Europea, da cui è stata finanziata attraverso Horizon 2020, gestisce due piattaforme per la distribuzione di libri e capitoli ad accesso aperto: la OAPEN Library e il Directory of Open Access Books (DOAB). Entrambe le piattaforme stanno registrando una crescita sostanziale delle loro collezioni: a novembre 2023 la collezione della Biblioteca OAPEN ha raggiunto 30.000 libri e capitoli di testo completo, mentre la collezione di volumi elencati in DOAB ha superato la soglia dei 75.000 titoli. Vale la pena tenere d’occhio OAPEN perché sta sviluppando diversi strumenti utili per la consultazione di queste risorse.

Ad esempio sta realizzando un sistema di raccomandazioni basato sul testo completo dei titoli della collezione, che non traccia l’utente violandone la privacy. Come? Con un algoritmo che utilizza tecniche di text mining per trovare i temi più importanti di un libro o di un capitolo open access. Individuando quindi altre pubblicazioni che condividono uno o più di questi temi, è possibile raccomandare libri o capitoli strettamente correlati. Tuttavia, questo strumento può anche individuare testi un po’ meno simili allo scopo di ampliare la ricerca o creare una collezione di libri. Sorprendentemente, questo algoritmo funziona anche tra lingue diverse.

Un altro elemento a cui OAPEN sta lavorando è il modulo di esportazione dei metadati per i libri ad accesso aperto. Questo servizio è più ottimizzato per le biblioteche e altre parti che utilizzano alcuni o tutti i libri della Biblioteca OAPEN. Ad esempio collabora con EBSCO per fornire la descrizione dei libri da inserire nel sistema GOBI, lo strumento di EBSCO utilizzato dalle biblioteche accademiche e di ricerca per acquistare libri elettronici.

Ancora, sta costruendo uno strumento che permetterà di effettuare qualsiasi tipo di selezione nella collezione della OAPEN library, esportarla in qualsiasi tipo di metadati e renderla disponibile su un sito web. I set di metadati saranno aggiornati automaticamente. Di questo genere è il progetto pilota SCELC, nel quale lo Statewide California Electronic Library Consortium ha chiesto a OAPEN di fornire 10 diversi set di descrizioni di libri per altrettante sottocollezioni, sia in formato MARCXML che in formato KBART.

Infine, la Free Ebook Foundation e la OAPEN Foundation hanno presentato un nuovo sito web che controlla tutti i link del Directory of Open Access Books (DOAB). Il sito, accessibile a tutti, controlla circa una volta al mese ciascuno degli oltre 68.000 link presenti nel DOAB.

Quali sono i requisiti di Horizon Europe per la pubblicazione della ricerca e la gestione dei dati?

Molti bandi Horizon Europe (HE) di ambito biomedico (ma anche altri, relativi a tecnologie, agricoltura, sostenibilità, ecc.) saranno aperti a breve, con scadenze per la presentazione dei progetti nel 2024. Per rispondere ai dubbi o alle domande sui requisiti di Horizon Europe in termini di accesso aperto alle pubblicazioni e di gestione dei dati di ricerca, OpenAIRE, l’infrastruttura digitale di supporto all’open science dell’Unione Europea, ha organizzato per giovedì 16 novembre alle ore 13:00 un webinar, durante il quale sarà possibile fare domande a degli esperti. I partecipanti riceveranno anche un’anteprima dei principali strumenti e servizi che OpenAIRE mette a disposizione per aiutare i coordinatori dei progetti e il personale di supporto alla ricerca a rispettare i requisiti.

In particolare verranno date informazioni su:

  • Requisiti obbligatori e raccomandati per l’Open Science nell’HE
  • Conformità con il mandato per l’accesso aperto alle pubblicazioni in ambito HE
  • Gestione e condivisione dei dati di ricerca nei progetti HE
  • Realizzazione di Data Management Plan
  • Strumenti e servizi OpenAIRE a supporto dei progetti HE.

Per registrarsi, compilare il form a questo indirizzo web.

I principi del Diamond Open Access

Da qualche anno sta emergendo nell’ambiente scientifico il “Diamond” open access, e gli enti e egli eventi che se ne occupano sono sempre più numerosi: l’ultimo di respiro internazionale è stato il Global Summit on Diamond Open Access che ha avuto luogo in Messico alla fine di ottobre.

Con “Diamond” Open Access si intende un modello di pubblicazione accademica in cui le riviste e le piattaforme non applicano tariffe né agli autori né ai lettori. Le riviste Diamond OA rappresentano iniziative editoriali guidate dalla comunità e di proprietà accademica. Servendo una varietà di comunità scientifiche generalmente di piccole dimensioni, multilingue e multiculturali, queste riviste e piattaforme incarnano il concetto di bibliodiversità.

I vari membri della comunità Diamond, tra cui cOAlition S, i progetti CRAFT-OA e DIAMAS, la Fair Open Access Alliance (FOAA), Linguistics in Open Access (LingOA), la Open Library of Humanities, OPERAS, SciELO, Science Europe e Redalyc-Amelica stanno lavorando all’Action Plan for Diamond Open Access, un documento che cerca di fissare i principi che definiscono l’etica della pubblicazione Diamond OA. Al momento è disponibile una prima versione, che serve ad alimentare la discussione e che certamente vedrà modifiche e miglioramenti. Per conoscere i principi alla base del Diamond OA basta andare al link https://thd.hypotheses.org/35, mentre l’Action Plan è disponibile su Zenodo.

EAHIL 2024: fino al 10 novembre è aperta la call for abstracts

“Small Step and a Giant Leap: Reorienting Towards a New Environment”, è il tema della prossima conferenza dell’EAHIL (European Association for Health Information and Libraries), che avrà luogo a Riga (Lettonia) dall’11 al 14 giugno 2024, e incoraggia le biblioteche ad adattarsi e a prosperare in un contesto di continua evoluzione, comprendendo sia i cambiamenti graduali che i progressi più significativi e basandosi sulle idee ispiratrici del tema EAHIL del 2023.

Durante la conferenza saranno sviluppati i seguenti temi chiave, sui quali fino al 10 novembre è possibile rispondere alla call for abstracts:

  • Dare forma all’ambiente educativo;
  • Ricerca e scienza aperta;
  • Le biblioteche come agenti di cambiamento;
  • Visibilità e presenza strategica;
  • Tecnologia e strumenti.

In particolare, si invita a presentare abstract per presentazioni orali, poster, workshop interattivi e corsi di formazione continua. Per maggiori dettagli su come presentare un abstract, consultare il sito https://eahil2024.rsu.lv/call-abstracts. Per le linee guida sulla preparazione degli abstract, consultare il sito https://eahil2024.rsu.lv/guidelines.
Per qualsiasi domanda o necessità di supporto è possibile contattare l’indirizzo eahil2024@rsu.lv.

La prima revisione sistematica sulle retraction

Nonostante le retractions di articoli scientifici siano in continuo aumento, e di conseguenza anche gli studi che cercano di comprendere il fenomeno, nessuno fino ad ora si era cimentato nella realizzazione di una revisione sistematica su questo argomento: ci hanno pensato Hwang, Ioannidis e colleghi con uno studio appena pubblicato sul Journal of Korean Medical Science dal titolo “Causes for Retraction in the Biomedical Literature: A Systematic Review of Studies of Retraction Notices“.

Dallo studio, che include 43 lavori di raccolta di rectraction notices pubblicati dal 2010 in poi, emergono diversi elementi. Innanzitutto le ragioni per cui gli articoli vengono ritirati sono molteplici e la terminologia usata per descrivere i tipi di retractions non è uniforme e coerente: ad esempio nel database di Retraction Watch sono state contate 102 ragioni diverse di retraction; la più frequente è “Notice-limited or No Information” (27%), seguita da “Investigation by journal/Publisher” (17%) e “Breach of Policy by Author” (12%). Di tutti i retracted papers presi in considerazione nei lavori esaminati, il 60% è stato accusato di condotta fraudolenta, mentre errori e problemi relativi alla pubblicazione sono responsabili rispettivamente del 17% e del 9% delle retractions. Altro dato interessante viene dall’analisi per paese: in base al totale delle pubblicazioni del periodo 2013-2016, tra i cinque paesi più rappresentati nelle retractions ci sono Iran, Egitto, Cina e India, per motivazioni e con caratteristiche diverse. Infine l’associazione tra retractions e Impact Factor delle riviste, più forte in alcuni dei lavori considerati, risulta debole in questo studio sistematico, ma gli autori osservano che tale risultato potrebbe essere sottostimato per via del numero di articoli inclusi e per il tipo di analisi statistica fatta.

Nelle conclusioni lo studio evidenzia la necessità di una standardizzazione della vasta terminologia associata al fenomeno, in modo che le retraction notices pubblicate dalle riviste possano fornire informazioni sempre più chiare e dettagliate.

Una settimana dedicata all’Open Access in tutto il mondo

La settimana internazionale dell’Accesso Aperto, organizzata ogni anno da SPARC fin dal 2008, è un’opportunità per la comunità accademica e scientifica di continuare a conoscere i potenziali benefici dell’Accesso Aperto, di condividere nuove informazioni e di contribuire a ispirare una più ampia partecipazione all’OA.

L’accesso aperto all’informazione – l’accesso libero e immediato ai risultati della ricerca scientifica e il diritto di utilizzare e riutilizzare tali risultati secondo le proprie esigenze – ha implicazioni dirette e diffuse per il mondo accademico, la medicina, la scienza, l’industria e la società nel suo complesso. Per questo la settimana dedicata all’OA, che sarà tra pochi giorni, dal 23 al 29 ottobre, è una occasione preziosa di aggiornamento grazie alle istituzioni, università e enti che in tutto il mondo hanno organizzato incontri, seminari, webinar di approfondimento.

L’elenco in continuo aggiornamento di questi appuntamenti è disponibile sul sito ufficiale openaccessweek.org: le possibilità di confronto e studio vanno dal diamond OA al rights retention, dagli open data ai preprint server.

L’hashtag ufficiale della Settimana dell’accesso aperto è #OAweek.

La conferenza OASPA 2023

L’ Open Access Scholarly Publishing Association (OASPA) è una comunità eterogenea di organizzazioni con la missione di incoraggiare e consentire l’accesso aperto come modello principale di comunicazione scientifica e accademica. Tra i membri vi sono editori di libri e di riviste di diverse aree geografiche e discipline, nonché infrastrutture e altri servizi. OASPA è una delle realtà di riferimento in ambito OA a livello globale: per questo la conferenza che organizza ogni anno, e che riunisce responsabili politici, finanziatori, specialisti dell’informazione e figure chiave della comunità editoriale ad accesso aperto, può essere un utile strumento di sintesi e aggiornamento sul tema.

Per i tanti interessati che non hanno partecipato all’edizione 2023, che ha avuto luogo lo scorso settembre, sono ora online le registrazioni delle varie sessioni. Tra queste ad esempio “Overcoming obstacles in policy development”, “Preprints: Supporting Open Peer Review and Global Preprint Adoption Trends”, “Equity and sustainability in Diamond OA publishing”.

Tutte le relazioni sono disponibili su Youtube.

Una survey sulle politiche di pubblicazione OA dei libri

“Supporting the development of aligned policies for open access books and monographs” è il fulcro di PALOMERA, il progetto finanziato lo scorso anno nell’ambito di Horizon Europe che vuole portare l’attenzione sulla pubblicazione open access dei libri accademici (https://operas-eu.org/projects/palomera/).

Anche se si tratta di un fenomeno più rilevante nelle scienze sociali e umanistiche, i libri accademici svolgono un ruolo importante nella produzione accademica e nella comunicazione in tutti gli ambiti della ricerca. Non sarebbe quindi corretto includerli nelle politiche e nelle strategie di open science/open access sviluppate dai finanziatori della ricerca e dalle istituzioni? Questo progetto infatti, a partire dal dato di fatto che i libri accademici finora non sono stati oggetto di attenzione da parte dei responsabili delle politiche di accesso aperto (OA), al contrario di quanto accade con la pubblicazioni di articoli, cerca di comprendere questo dato a livello geografico, linguistico, economico e disciplinare all’interno dello Spazio Europeo della Ricerca (SER).

Per questo uno degli step del progetto è la raccolta di informazioni tramite una survey: i risultati raccolti aiuteranno a comprendere gli ostacoli dell’applicazione del modello OA ai libri, e saranno la base per formulare raccomandazioni per l’adozione dell’OA da parte di finanziatori e istituzioni.

La survey comprende 35 domande e richiede circa 15 minuti per essere compilata. E’ strutturata in cinque sezioni ed è anonima, a meno che non si inseriscano volontariamente i propri dati personali. C’è tempo fino all’8 ottobre per compilarla: come bibliotecari possiamo certamente dare un piccolo contributo.

Il sito per accedere alla survey è: https://utfragen.uni-bielefeld.de/index.php

In occasione della Peer Review Week 2023..

La Peer Review Week, quest’anno dedicata al tema “The Future of Publishing”, è stata ricchissima di eventi e iniziative da parte di organizzazioni legate al mondo della ricerca e dell’editoria scientifica, Publishers, Università.

La settimana dedicata alla Peer Review volge al termine, ma non è troppo tardi per rivedere alcuni dei tanti webinar organizzati in questa occasione o per recuperare una serie di informazioni su questa fondamentale parte del processo di valutazione della ricerca:

  • qui sono disponibili webinar, interviste, podcasts realizzati per la Peer Review Week 2022: una risorsa tra le tante ad esempio è Il Plos Peer Review Center, che fornisce informazioni utili a chi si accinge a fare una revisione per la prima volta;
  • già da qualche anno è possibile per i ricercatori includere le revisioni tra pari nel proprio profilo ORCID: non è il ricercatore ad aggiungerle, ma lo fa direttamente l’organizzazione per la quale il ricercatore ha condotto la peer review, su sua autorizzazione. Per saperne di più: https://support.orcid.org
  • non tutti gli eventi della Peer Review Week si concludono oggi: il 10 ottobre prossimo sarà possibile partecipare al webinar gratuito “Giving CRediT where it’s due: what journals need to know about the contributor roles taxonomy”, in cui saranno approfonditi i 14 specifici tipi di contributo identificati da CRediT per la stesura degli articoli scientifici e ormai divenuti uno standard ANSI/NISO. Per maggiori informazioni: https://blog.scholasticahq.com
  • E’ possibile seguire su Youtube alcuni dei webinar realizzati questa settimana: ad esempio quello organizzato da Ubiquity sul futuro della peer review nel modello open access, quello realizzato invece da F1000 insieme a Taylor&Francis, l’intervista all’Editor in Chief di Transplantation, e infine, per gli eventi che hanno avuto luogo in Italia, l’incontro realizzato dall’Università Statale di Milano “Peer review in un’epoca di scienza aperta: un dibattito transdisciplinare”.

Crossref acquisisce il Retraction Watch Database

Nel 2018 Retraction Watch lanciava un database aperto e liberamente consultabile che fornisce tuttora informazioni dettagliate sulla letteratura scientifica oggetto di retraction. Dopo cinque anni e 43mila papers retracted aggiunti al suo contenuto, il database è stato comprato da Crossref, l’organizzazione no-profit di infrastruttura digitale che utilizza metadati per migliorare la ricerca della letteratura nel web, conosciuta soprattutto per essere la principale agenzia di registrazione dei digital object identifier (DOI).

L’accordo raggiunto tra le due organizzazioni consentirà a Retraction Watch di aggiornare in modo costante e sempre aperto i dati di pari passo con gli editori, che già registrano i loro avvisi di ritrattazione direttamente con Crossref. Dal momento che sia gli articoli scientifici sia i journals su cui questi sono pubblicati sono in continuo aumento e non è facile individuare quei papers che per motivi diversi sono stati prima diffusi e poi ritrattati, lo sforzo congiunto dei due enti permetterà di creare un unico grande database open source in cui raccogliere metadati relativi alla letteratura ritrattata, eliminando le sovrapposizioni tra i dati a disposizione delle due organizzazioni (Crossref ha informazioni relativamente a 14mila retractions, mentre Retraction Watch ne conta più di 40mila).

Per fornire informazioni dettagliate sul database e rispondere a dubbi e domande, Crossref e Retraction Watch hanno organizzato un webinar che avrà luogo il 27 settembre, al quale è possibile registrarsi gratuitamente: https://dateful.com/eventlink/3093150191

Per leggere l’annuncio ufficiale: https://www.crossref.org/