DOAJ, CLOCKSS, Internet Archive, Keepers Registry e Public Knowledge Project (PKP) hanno ufficialmente annunciato di aver iniziato una collaborazione per favorire la pratica della conservazione a lungo termine delle riviste ad accesso aperto pubblicate da editori che non hanno le risorse economiche per permettersi di pagare per i servizi attualmente disponibili sul mercato.
Questa iniziativa nasce dopo che è stato pubblicato uno studio, Open is not forever, scritto da M. Laakso, L. Matthias e N. Jahn, che ha dato luogo a numerosi dibattiti sull’effettivo rischio di scomparsa delle riviste accademiche ad accesso aperto in formato digitale.
L’iniziativa congiunta di queste organizzazioni mira ad offrire un’opzione di archiviazione a prezzi accessibili alle riviste ad accesso aperto registrate su DOAJ, e che non fanno pagare le APCs (definite “diamond” OA), e a sensibilizzare gli editori sull’importanza di avere una soluzione di conservazione a lungo termine. DOAJ avrà la funzione di singola interfaccia con CLOCKSS, PKP e Internet Archive e lavorerà per facilitare la connessione a questi servizi per le riviste interessate.
Come prima iniziativa, constatato che circa il 50% delle riviste identificate da DOAJ come prive di soluzioni di conservazione a lungo termine utilizza Open Journal System (OJS), si partirà con l’incoraggiare gli editori di tali riviste a preservare i propri contenuti nel PKP Preservation Network (PKP PN) o con l’aiutarli a trovare un’altra soluzione se la versione di OJS che utilizzano non è abbastanza recente da essere compatibile con tale soluzione.