Segnaliamo un interessante articolo di Graham Lawton pubblicato su New Scientist (a pagamento) e disponibile gratuitamente tradotto in italiano su Internazionale.
L’articolo analizza quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito infodemia scatenata in occasione dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
In particolare l’autore fa una riflessione sul ruolo giocato dai preprint in questo contesto: da una parte hanno permesso di avere accesso ai dati preliminari, consentendo una prima comprensione del virus, dall’altra si sono rivelati uno strumento “pericoloso”. Infatti improvvisamente una grande quantità di persone, che normalmente non si interesserebbero ai preprint, e che quindi non necessariamente ne colgono i limiti, ha cominciato a leggerli e a condividerli, con conseguenze negative in più di un’occasione.
L’autore riporta diversi esempi di mala gestione dell’informazione scientifica senza negare l’importanza che i preprint possono avere soprattutto in caso di pandemia.